AUDIT_REST_01 - Inoltro dati tracciati nel dominio del Fruitore
Questa funzionalità consente di estendere uno qualunque dei pattern di sicurezza “ID_AUTH_SOAP_01 / ID_AUTH_REST_01”, “ID_AUTH_SOAP_02 / ID_AUTH_REST_02” e “INTEGRITY_SOAP_01 / INTEGRITY_REST_01 / INTEGRITY_REST_02” attraverso un nuovo token aggiuntivo adibito a contenere informazioni utili all’erogatore a identificare la specifica provenienza di ogni singola richiesta di accesso ai dati effettuta dal fruitore come descritto nella sezione “AUDIT_REST_01 / AUDIT_REST_02.
L’attivazione di questa funzionalità avviene a livello della relativa API, nella sezione «ModI», elemento «Sicurezza Messaggio», selezionando la voce «Informazioni Audit» (Fig. 231).
Nota
Nel caso venga disabilitata la generazione della sicurezza messaggio sulla richiesta, la funzionalità “Informazioni Audit” non sarà più attivabile.
Il pattern è utilizzabile anche su API SOAP come mostrato nella figura Fig. 232.
Il token di audit per default è considerato obbligatorio, ed è possibile renderlo opzionale attivando il campo con nome “Opzionale” presente nella sezione “Informazioni Audit”.
La voce “Generazione Token” consente di definire il criterio di trust:
“Authorization PDND” (o “Authorization OAuth”): un criterio di trust realizzato tramite il materiale crittografico depositato sulla PDND;
“Authorization ModI”: un trust diretto fruitore-erogatore attraverso l’utilizzo di certificati X509.
Nella sezione “Informazioni UserID, UserLocation e LoA incluse nel token di AUDIT_REST_01” vengono descritti l’insieme dei dati di default configurati built-in nel prodotto (UserID, UserLocation e LoA) mentre nella sezione “Informazioni personalizzate da includere nel token di AUDIT_REST_01” vengono fornite le informazioni utili a definire un insieme di claim alternativo a quello di default.
Nelle sezioni successive vengono forniti i dettagli di configurazione necessari ad utilizzare il pattern di AUDIT negli scenari di fruizione o erogazione di un servizio.