Credenziali richieste per l’acceso ad entità terze

Rientrano in questa casistica:

• le password per l’accesso ai keystore e alle chiavi private utilizzate nei connettori https (Autenticazione Https), nei pattern di sicurezza ModI Sicurezza Messaggio) e nelle funzionalità di sicurezza messaggio (Sicurezza a livello del messaggio);

• le credenziali utilizzate per la connessione verso un backend in una Autenticazione Http o una Autenticazione API Key;

• la password per l’accesso ad un HTTP Proxy.

La gestione delle informazioni sopra descritte varia a seconda se viene attivata la modalità di cifratura delle informazioni confidenziali descritta nella sezione “Cifratura delle Informazioni Confidenziali” della Guida di Installazione.

Senza una Cifratura delle Informazioni Confidenziali

La console visualizzerà l’informazione mascherandola come mostrato nella figura Fig. 4 e fornendo la possibilità di visualizzarla in chiaro come mostrato nella figura Fig. 5.

Un’informazione confidenziale, una volta salvata nella base dati, sarà sempre possibile modificarla cliccando sulla matita presente nella maschera di modifica come mostrato nella figura Fig. 6.

Abilitando la Cifratura delle Informazioni Confidenziali

In fase di creazione di un’entità, le maschere di gestione sono simili a quelle mostrate nelle figure Fig. 4 e Fig. 5, con la differenza che comparirà un lucchetto aperto a indicare che l’informazione verrà salvata cifrata sulla base dati, come mostrato nella figura Fig. 7 e Fig. 8.

Cliccando sul lucchetto o procedendo a salvare l’entità che si sta registrando, l’informazione confidenziale verrà cifrata sulla base dati e non sarà più possibile visualizzarla in chiaro tramite la console, come mostrato nella figura Fig. 9, dove viene mostrato un lucchetto chiuso.

Cliccando sulla matita sarà invece possibile impostare un nuovo valore.